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venerdì 14 settembre 2012

IL NUOVO HOBBY DEI MUSICISTI


Forse non lo sapete, ma alcuni dei vostri musicisti preferiti hanno un particolare hobby, o meglio una certa attitudine per qualcosa che magari non immaginate. Non parlo di particolari pratiche sessuali o di Yoga, semplicemente di una cosa che è sempre sotto i vostri occhi: il cinema. Provate a fare una ricerca con Google e vedrete che moltissimi musicisti hanno fatto piccole o grandi parti in film di successo e non, spesso anche solo comparse.


Bret Michaels dei Poison ha recitato una piccolissima parte in American pie: Il manuale del sesso, Sebastian Bach, invece, è apparso in Una mamma per amica. Una “carriera” cinematografica un pò più di spessore ce l’ha avuta Slash, con piccole parti in Sid e Nancy e Scommessa con la morte, e altri film in cui recita la parte di sè stesso, tra cui  Brüno. Per quanto riguarda Ozzy Osbourne l’apparizione in un film lo porta a concretizzare la sua immagine trasgressiva e di esaltato, che contribuirà fortemente alla riuscita del suo personaggio. Il film Little Nicky - Un diavolo a Manhattan ritrae Ozzy compiere uno dei gesti che l’ha reso più famoso nel mondo del Metal; l’episodio in cui egli morse un pipistrello sul palco, perfettamente riportato nella pellicola. Ovviamente, non vanno dimenticati i preziosi momenti della sit-com The Ousbournes, che si guadagnò anche delle censure negli Stati Uniti. Potremmo continuare all’infinito, ma forse il personaggio più riuscito e che magari nessun regista ha notato è Zakk Wylde. Dotato di caratteristiche fisiche e lineamenti molto cinematografici, Il celebre chitarrista ha fatto piccole parti, come nel telefilm Californication, dove impersona un venditore di chitarre. Il film che lo ha visto più protagonista è senza dubbio Rockstar, dove è un chitarrista metal facente parte di una band fittizia, di cui tratteremo. La forte immagine televisiva conferisce, quindi, ai musicisti grande impatto visivo e notorietà, tanto da portare i registi a fare impersonare agli artisti il ruolo di sè stessi, in qualche spezzone. Il saper stare davanti alle telecamere e la gente fanno il resto, senza togliere i fan che andranno a vedersi il film anche solo per quei 5 minuti o meno. Consideriamola una manovra commerciale più che un hobby, poi dipende dai casi, è ovvio.



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