Pagine

Visualizzazioni

giovedì 24 gennaio 2013

AZURE AGONY: PROGRESSIVE METAL INTENSO



Anche oggi presento una band metal progressive, gli Azure Agony! Purtroppo un genere così particolare trova poco spazio in Italia, molti si limitano ad affermare che si tratta del genere dei Dream Theater.

Gli Azure Agony sono un’ottima band, non c’è dubbio, e se ascoltate il loro nuovo album India rimarrete piacevolmente soddisfatti perché è davvero orecchiabile e il sound è studiato al dettaglio. Le parti musicali fungono da accompagnamento al fine di creare atmosfere che si leghino alle sfumature della voce. Il sound heavy metal permette loro di essere apprezzati dal pubblico senza restrizioni, e come in ogni band progressive che si rispetti il tastierista ha un ruolo fondamentale e di guida per tutti i membri. Il brano di apertura Twin Babel è intenso e prepara gli ascoltatori a quello che sarà il brano successivo: Private Fears, dalle melodie molto coinvolgenti. Un ruolo molto importante lo ricopre la strofa, dall’accompagnamento quasi “silenzioso”, che porta direttamente ad un bridge semplicemente perfetto, che lascia spazio ad un altrettanto soddisfacente ritornello. Anche l’assolo è perfetto, non tocca semplicemente le note in scala che ci starebbero bene, e non eccede nel virtuosismo come siamo abituati a vedere in questo genere, piuttosto si riallaccia ai temi della canzone concludendo in modo da lasciare l’ascoltatore in attesa, è l’assolo ideale. Notevole è anche l’atmosfera di My Last Time on Earth e il brano che dà il titolo all’album: India, anche questo dall’intro accattivante. Il brano A Man That No Longer Is ci dice qualcosa in più sulle influenze dei membri della band, visto che il progressive è esaltato in maniera più soft e non troppo in ambito metal, soprattutto per quanto riguarda le melodie della tastiera. In conclusione direi che sono una band assolutamente consigliabile, la musica che intendono questi ragazzi è melodia pura e coinvolgimento, molto lontana dal solo virtuosismo. I brani possono stupire, ma allo stesso semplicemente accompagnare i nostri pensieri. 
 



Nessun commento:

Posta un commento