Oggi mi occupo di un altro one man- project: PSYCHOCALYPSE.
Non tratto spessissimo
generi troppo pesanti, o meglio esclusivamente pesanti, visto che le
contaminazioni musicali mi attirano continuamente, invece. Questo è il progetto
di un ragazzo francese di grandissima abilità e versatilità.
Il mix di elementi provenienti da diversi filoni di musica metal
garantisce un certo coinvolgimento, dovuto soprattutto all’esaltazione delle
qualità di polistrumentista di chi suona. Contrariamente a quanto siamo abituati
a vedere non si tratta di un album strumentale. Il nostro artista, infatti, ha
assunto questo pseudonimo incarnando un’identità di band completa al 100%.
Crying Moon è un disco pieno di espressività ed apprezzabilissimo da ogni
amante del metal. Tratti sinfonici e melodici si legano in attimi di musicalità
incredibile. L’aspetto death è sempre presente grazie alla voce in growl, forte
e cupa al punto giusto, e che spesso accompagna passaggi musicali più leggeri, creando
contrasti azzeccati e convivenze piuttosto interessanti. Le canzoni sono
strutturate in maniera regolare e crescente, intervallate da trionfi melodici, segno di grande abilità compositiva. Colpisce molto la facilità con cui
troviamo ritmi piuttosto lenti rispetto alla “pesantezza” proposta dalla scelta
del genere.
Coesistono melodia lenta e voce, uniti a sonorità altrettanto
distaccate dal death, più vicine al thrash, direi. Le atmosfere esaltate dalle
tastiere sono cupe nel senso di tendenti al misterioso e all’oscuro, quasi a
richiamare la copertina del disco raffigurante un corvo immerso nel buio. C’è
originalità in una cerchia di musica spesso ritenuta troppo simile a sè stessa.
Si tenta di dare un tocco personale, e questo è sicuramente un punto a favore
di quest’artista. Buon ascolto con PSYCHOCALYPSE!!!
“Ci sono due tipi di musica: quella che si
ascolta, quella che si suona.”
Roland Barthes, Musica Practica, 1970
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