-Ciao Bastian, o Sebastiano se preferisci, cosa ti ha portato a scegliere il
metal come espressione della tua musica?
Ciao. Il metal e l'hard rock mi hanno sempre
appassionato perché e' un genere misterioso. Un genere che si sposa tanto con
le fiabe e con le leggende cui io sono molto attratto. Puoi giocare tanto con i
feedbeck delle distorsioni e creare un atmosfera ancestrale. Un esempio che mi
viene in mente e' la versione dal vivo di Dazed and confused dei Led Zeppelin a
New York, quando il grande Page prese in mano l'archetto del violino ed iniziò
a suonare la sua Gibson, mentre lui stesso scalava la montagna dove lo
attendeva il suo alterego: "l'eremita". Il metal o rock o hard rock.....non
ha importanza come lo chiamiamo......e' magico.
-Di dove
sei originario? Come affronta la realtà della musica il tuo paese?
Io sono di Portopalo di Capo Passero (sr), nel profondo sud della
Sicilia. Purtroppo dove io vivo, la musica dal vivo e' morta, finita. Io
giovani vogliono solo sballarsi di musica da dj, e fare i fichetti con il
calice di vino in mano, facendosi foto da "bimbi minkia" per poi
postarli su facebook. Roba da matti. L'arte non esiste più. Gli hanni '90 sono
stati gli ultimi. Dove ancora la musica live entusiasmava e faceva riempire i
locali di gente. Purtroppo e' triste, ma e' la pura verità.
-Dacci
qualche cenno sulla tua storia, o se preferisci raccontaci brevemente qualche
episodio simpatico che ti è accaduto con la band.
Un episodio carino che ricordo con la mia prima band, i
Dedalo, e' stato quando in un'esibizione dal vivo in un pub, si e' staccata per
circa 7 secondi la corrente elettrica. Noi abbiamo continuato a suonare come se
niente fosse, e quando e' tornata la corrente, eravamo perfettamente a tempo
con il brano. Come se non ci fossimo nemmeno accorti di quel piccolo black out.
Oppure quando durante una registrazione in studio, non riuscivamo a superare il
terzo minuto del brano che stavamo registrando senza commettere errori. Stanchi
di riprovare e riprovare il brano abbiamo deciso di fermarci per mangiarci dei
biscotti al burro. Cosa strana per una rock band che di solito fa pausa con una
bella birra gelata. Rimesso mano agli strumenti, eseguimmo il brano alla
perfezione senza commettere neanche un errore. Biscotti magici :)
-Da quali
influenze nasce il tuo stile? Chi sono i tuoi chitarristi preferiti? Come sei
riuscito a crearti un’impronta personale per dare vita ai tuoi brani?
Credo che il mio stile e' stato parecchio influenzato
dai Rainbow. Anche se sono presenti molte sonorità dei Sabbath. I chitarristi
che seguo di più sono Zakk Wylde, Malmsteen, Jake e Lee. Ma nello stesso tempo
amo molto il blues con i suoi miti come Stevie Ray Vaughan, Johnny Winter,
Clapton ecc. Il mio sound non l'ho scelto io. Esso viene da dentro di me.
Spesso vorrei dare alle mie canzoni un impronta piu' allegra o street, stile
Gun's, ma appena metto mani alla chitarra tutto si direge sempre verso un unico
stile...il mio. Quindi se voglio suonare devo accontentarmi di questo.....:) :)
-Come
nascono le meravigliose collaborazioni che ci sono nel tuo album?
Ho contattato Mark Boals che dopo aver ascoltato
qualcosina mi ha dato subito la sua disponibilità per l'album. Volevo pero'
dare anche un'altra voce al progetto, così ho contattato un altro grandissimo
vocalist, sempre ex Malmsteen, ovvero Michael Vescera. Poi ho saputo che John
Macaluso viveva ormai in Italia, ed ecco un altro grande musicista per l'album.
Thomas Lang e Vinny Appice sono arrivati in seguito.
-Come ti
senti ad avere nel tuo album artisti di livello internazionale? Te lo
aspettavi?
A dire il vero anchio ero incredulo. Non potevo immaginare che potevo
competere con artisti di questo calibro. Direi che mi sottovalutavo. Ho retto
bene il confronto. Non dimentichiamo che entrambi i cantanti hanno collaborato
con sua altezza Yngwie Malmsteen. Mi sento quindi davvero soddisfatto di me
stesso. Sono sicuro che e' stato fatto un ottimo lavoro, indipendentemente dal
risultato che avrà nelle vendite o nella distribuzione.
-Come
vedi Among My Giants?
Musicalmente e concettualmente, e di cosa trattano i testi?
Credo che musicalmente il mio sound ha come base il grandissimo rock
degli anni '70, ma con il power sound dei giorni nostri. Non ho voluto strafare
in lunghi assoli per rendere leggermente più facile il suo ascolto. Meno
dispersivo. Mi sono concentrato sul brano in se stesso pensando solo a rendere
il brano più accattivante possibile. I testi dei brani parlano di sogni
realmente vissuti, o che avrei voluto vivere. Di ricordi indimenticabili della
mia giovinezza, di angeli e demoni, di miti e leggende. Amo narrare sotto forma
di canzone una vecchia storia, come un cantastorie siciliano.....solo che io
sono un cantastorie metal :)
-Da dove
nasce l’idea del tuo nome d’arte e come l’hai sviluppata?
Bastian e' il diminuitivo di epoca "verghiana" di Sebastiano.
Ma nello stesso tempo e' il nome del personaggio principale di uno dei film per
ragazzi che mi ha cambiato la vita. Mentre il grande Ritchie Blackmore fu
folgorato da ragazzo dal grande film di Hollywood "Il mago di Oz", al
punto di creare i Rainbow ed aprire i suoi concerti con la mitica frase del
film (Totò... ...we must be over the rainbow!), io sono stato folgorato da
ragazzo dal mitico film "La storia infinita" a tal punto da chiamare
la mia band Bastian.
-Quali
sono i tuoi progetti per il futuro? Dove suonerai prossimamente?
Sto aspettando una label per la distribuzione. Sperando che qualcuna si
faccia avanti con serie intenzioni. Il 13 giugno apriremo la serata al mitico
Pino Scotto in un locale di Portopalo di Capo Passero in provincia di Siracusa.
Presisamente alla Plaza del Sol. Non ci saranno Michael Vescera e company ma mi
esibiro' con altrettanti validi musicisti della zona. Disturberemo i grandi
quando affronteremo qualche vero e proprio tour :)
Ringraziamo
vivamente Bastian e cogliamo l’occasione per fargli un grande in bocca al lupo
per il futuro! Stay Metal guys! \m/
Long live
rock and roll ragazzi e grazie a voi
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