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mercoledì 14 maggio 2014

ETERNAL SILENCE: RAW POETRY: UN VIAGGIO NEGLI OSCURI MEANDRI DELLE ATMOSFERE GOTICHE



Siete amanti del Gothic Metal? Delle atmosfere decadenti, desolate, oscure e lugubri?  Siete stanchi dei soliti Delain, Epica, WithinTemptation? Sono qui per proporvi una validissima alternativa italiana che sicuramente potrà intrattenervi e regalarvi dei momenti di assoluto godimento con un Symphonic – Gothic Metal di buono spessore.
Questo gruppo è nostrano ed è originario di Varese. Il suo primo lavoro, RawPoetry, è un album che cerca di mirare all’emotività e all’immediatezza ,proponendo un sound di nuova generazione che può piacere e non ma che, certamente, mostra tutte le sue influenze partendo, appunto, già dai gruppi citati sopra, con l'aggiunta di alcune influenze AfterForever che non sono mai una premessa negativa.

Partendo da questa premessa, consideriamo l’analisi attenta dei brani di quest’album;
la prima traccia è un intro, Musa, che preannuncia già i toni drammatici di questa “grezza poesia” e crea il preambolo ideale per la prima vera canzone: The Day of Regret. Suddividerei questo pezzo in due fasi: la prima riprende molto gli stilemi classici del genere con la presenza delle due voci maschile e femminile, classico elemento delle più moderne melodie Gothic, presentando riff interessanti. La seconda fase è innovativa: la chitarra non ha molto spesso un ruolo solista rilevante nelle composizioni di questo tipo ma gli Eternal Silence propongono un’intera parte melodica dedicata alla chitarra solista. Inoltre se analizzate bene il riff che inizia al minuto 2:57 noterete una forte somiglianza con quello finale di Domination dei Pantera, grandissima iniziativa! 


Braving My Destiny inizia direttamente con note di chitarra in palm-muting che lasciano presto spazio a un riff melodico di buon gusto compositivo. Sicuramente gli Eternal Silence si stanno già distinguendo da altre band del genere proponendo un sound abbastanza innovativo e aggressivo. E’ una band che mira al lato più feroce di un genere che dovrebbe rappresentare il lato più dolce e sentimentale del metal. Incubus è una traccia con un interessante riff di organo in sottofondo che rivela il contenuto tenebroso e ostile del pezzo. Ottima prova della cantante che convince appieno le aspettative, pur non distinguendosi per originalità canora da altre esponenti del genere.  Buono l’assolo di chitarra di ForlornFarewell, una struggente ballata che inizia con un commuovente assolo di piano per poi dar spazio alla chitarra che si abbina bene al clima del pezzo.




Run In Search of Flamenè un brano molto interessante che parte subito con toni abbastanza duri per il genere alternando voci femminile e maschile creando un sound particolare e ricercato. E’ un lavoro molto bello con ottime parti di chitarra e di tastiera che, sicuramente, divertono parecchio. Probabilmente si prospetta come il brano migliore dell’album. Lord of the Darkest Night è un’ulteriore prova del lavoro della band che si è dimostrata magistrale e degna di portare il nome del genere che ha intenzione di proporci! BeneathThisStorm è un pezzo dall'intro molto evocativo che ci trasporta subito all’interno di una forte tempesta che ci travolge, uccide e, probabilmente fortifica, come ci fa capire l’immediatezza e spontaneità dell’assolo finale che lascia di nuovo spazio alla solenne pioggia che purifica i nostri animi. 

BraidedFates è una canzone che parte subito con un riff Thrash che si unisce alle mirabolanti scelte sinfoniche. E’ un gruppo che continua ad appassionare e a regalare attimi di assoluto godimento. E’ un brano dai toni malinconici e rabbiosi, finora la più energica dell’album con scelte strumentali di primissimo piano! 

DecemberDemiseè una triste introspezione di pianoforte e violino che lascia il segno, coinvolge emotivamente e regala attimi di riflessione nelle decadenti atmosfere decembrine. Death and The Maiden riprende i toni aggressivi proponendo anche soluzioni tendenti all’Hard Rock con un assolo assolutamente fantastico, un altro dei pezzi migliori! L’epilogo è rappresentato dalla bonus track Vigdis,  un pezzo che prende grandi spunti dalla musica classica senza banalità e con una freschezza davvero degna di nota. 




PRO 
- Il SymphonicGothic Metal è un genere che dà poco risalto alle chitarre, questo gruppo invece stravolge tutto!
- Buona prova della cantante.
- Attimi davvero originali e innovativi.

CONTRO
- Cantato maschile a volte non proprio convincente.
- Batteria messa in secondo piano.
- Alcuni piccoli attimi di anonimato.



IN CONCLUSIONE: Un album davvero meritevole che lancia il gruppo in una posizione di riguardo alla quale dovete stare molto attenti. Il sesto pezzo, inoltre, merita tantissimo dal punto di vista compositivo e per questo ve lo consiglio apertamente! 

VOTO 82/100


Davide “Kant_metal93” Cantelmi

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