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sabato 17 maggio 2014

STEALTH: HARD'N HEAVY CALCOLATO AL MILLIMETRO


Questa band nasce nel 2007 e si presenta subito come predisposta ad intraprendere una carriera musicale seria e ben delineata. In poco tempo la line-up si completa e la band parte con la stesura di musica propria. In poco tempo diventano protagonisti di una lunga serie di apparizioni sulla nostra penisola.

Oggi vi presento Shores of Hope, il loro ultimo lavoro, firmato con Atomic Stuff Promotion.

L’hard’n heavy degli Stealth è purissimo, intenso e lineare. Il disco non lascia spazio a compromessi o strafalcioni. La formula musicale scelta dal quintetto è dedita maggiormente ad un hard rock equilibrato, soprattutto a livello di sound e struttura delle canzoni, arricchita da innesti di chitarra solista davvero niente male. Apprezzabile è l’intersecarsi delle diverse influenze dei vari membri, aspetto che fuoriesce soprattutto nelle ballad.

Ciò che è particolarmente piacevole nel disco è la variabilità dello stile dei brani. 10 track dalla buona alternanza tra pezzi più spinti e soluzioni più blande, il tutto all’insegna del coinvolgimento e dell’esaltazione dell’aspetto melodico. I riff pomposi, circoscritti all’interno delle atmosfere create, fanno davvero venir voglia di ascoltare questa band.




Un gruppo così non può che dar il massimo contributo dal vivo. I pezzi sono fatti per essere arricchiti ed esaltati nelle performance on stage. Quello che riesce bene agli Stealth, soprattutto nei brani successivi a quelli iniziali dell’album, è un ripercorrere la tradizione hard rock con un tocco abbastanza personale e melodico.


Shores of Hope, è un buon disco, sufficientemente maturo da presentare una band che sta finendo di muovere i primi passi e che, quindi, può far intravedere ulteriori margini di miglioramento.




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